Il manufatto esistente è stato costruito nella seconda metà degli anni Sessanta con tecnologie costruttive e soluzioni impiantistiche piuttosto tradizionali, tipiche dell’epoca, con struttura in calcestruzzo armato, muri di tamponamento in mattoni forati e paramento esterno con mattoni a vista, senza isolamento termico ne nelle pareti perimetrali ne, tantomeno, in copertura e nel solaio a terra. Tali scelte hanno indubbiamente ricadute sulle prestazioni energetiche del manufatto e sulla confortevolezza degli ambienti interni, in particolare dopo quasi sessanta anni di vita senza sostanziali interventi di manutenzione; anche con effetti visibili sulle pareti interne come l’insorgenza di umidità e di muffe. Analoghe considerazioni riguardano i serramenti, costruiti in legno con vetro singolo e le persiane, anch’esse in legno, per l’oscuramento.
Gli interventi hanno portato ad un adeguamento e ammodernamento impiantistico, in particolare per quanto riguarda le prestazioni energetiche e l’isolamento dell’edificio, al fine di renderlo conforme ai requisiti normativi e ai livelli di comfort e fruizione indispensabili per una residenza contemporanea.
Anche dal punto di vista percettivo la scelta è stata di applicare un nuovo paramento esterno con struttura a facciata ventilata con lastre di materiale acrilico di colore tortora. Soluzione che si integra e dialoga adeguatamente con le preesistenze, senza imporsi con opzioni invasive e avulse dal contesto, ma proponendo anzi un rinnovato e innovativo paesaggio architettonico.
L’approccio progettuale ruota attorno allo studio di facciata, al rapporto tra l’esterno e l’interno e all’importanza del sistema di oscuranti che dettano l’assenza o l’intensità della luce, chiara definizione dello spazio architettonico interno.
L’immobile diviene in questo senso un contenitore avvolto in una pelle sensibile, provocatoria e radicale.